Tra le cose da fotografare è senz’altro la targa del 1811, dedicata a Gioacchino Murat, che a Castellabate disse: “QUI NON SI MUORE” riferendosi alla purezza della sua aria. Una frase resa ancora più celebre ai più, dal noto film “Benvenuti al Sud” con i mitici Siani e Bisio. Un set cinematografico che ha contribuito sicuramente alla fama di Castellabate. Ma ricordiamolo, il borgo merita di essere visitato, soprattutto per le sue bellezze storiche, nonché per il territorio in cui si trova, dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.
Curiosità
“Qui non si muore” pronunciò il Re Gioacchino Murat dal Belvedere di San Costabile al cospetto di tanta bellezza e salubrità; nel 1811 il clima salubre di Castellabate trovò il suo primo importante estimatore. Una lapide posta nei pressi di Piazza Perrotti, in occasione del bicentenario dell’arrivo di Murat, celebra la frase del re francese.
Il motivo principale tuttavia è legato anche al miracolo che circonda la città. Fu San Costabile, intorno al Seicento, a respingere l’assalto dei pirati Saraceni già sbarcati al Pozzillo ed in procinto di invadere Castellabate. Egli legò 2 fiaccole accese alle corna di un gregge di capre; queste, lanciate nei sentieri in discesa verso il mare, indussero gli assalitori a desistere dall’intento, credendo si trattasse di castellabatesi in difesa dei propri territori.